Una serata infernale....................

Mi ero gia’ messo il pigiama, le pantofole, chiuso al mondo, dopo una giornata 'merdosa' con encefalogramma piatto, mi rilassavo come un gatto sul divano, quando nel vuoto assoluto, dal mondo dell’ignoto uno squillo di cellulare mi scuote: papa’ son Davide, sono in sciopero i treni delle nord, poi venirmi a prendere a Milano ?
Il mondo 'ricrollava', le palle rigonfiavano, lo stomaco borbottava, le sinapsi mi ricordavano che avrei dovuto fare per esaudire la sua richiesta, ma che fare?  Mica potevo lasciarlo la
Ok! Arrivo
Mi rimetto la tuta da societa’: pantalone, maglione, scarpe e via col mio 4x4
Neve, ghiaccio, nebbia , buio tutto di piu’
L’andata tutto ok
Il ritorno un casino infernale!
Un tizio, al volante di una piccola auto, guidava  come uno che avesse premura
Sorpassa una vettura ma non aveva visto lo spartitraffico, lo evita, difronte arriva una vettura, o un frontale o dirottare nel fosso li vicino del supermercato, decide per il fosso.
Frena, curva, la macchina non tiene,  si capovolge tre , quattro volte.
Si ferma nel fossato, lui esce , ma si butta per terra
Accorriamo quelli del supermercato, noi  automobilisti.
Prendo in cellulare chiamo il 118.
Cazzo occupato!
Tre minuti, giusto per pensare che fare, ecco che squilla il mio cellulare, era il 118, do le indicazioni dell’accaduto e questi in fretta e furia dicono che arrivano.
Ormai li la gente era troppa.  Riprendo l’auto e con mio figlio, proseguiamo
Agitati, scossi,  estere fatti e stralunati, silenziosi e pensierosi
La vita e’ una barzelletta, mi dicevano le sinapsi, ma tacevo.
Poi, nel buoi, nella nebbia, ecco apparire una ombra gigantesca
Ma che e’? Esclama Davide
Guardo meglio, cerco di capire, connetto, mi concentro, spremo le mie sinapsi.
Urlo: no!
Cazzo un cavallo
Ma a quest’ora, su questa strada trafficata, ma con sto freddo, aggiunge Davide
Ma dove cazzo andra’ ?
Sto scemo! Il povero animale era cavalcato da un umano, ma che dico un rimbambito di discendenza mammifera.
Che pena, quel cavallo!
Lentamente, andava, col freddo, sul catrame gelato, andava, dove andava?
Bo!
Le auto spaventate, lo evitavano
Il cavaliere sembrava non governare l'animale, ma era lui che lo portava
Che spettacolo di altri tempi su una strada assatanata di auto
Ormai scioccati e pronti ad ogni altro tipo di incontro, proseguiamo e in poco tempo eccoci a casa.
Io mi rimetto in fretta il mio pigiamino, mi 'riaccuccio' comodo sul divano
Davide cerca di raccontare in fretta e come meglio riusciva l’accaduto alla madre
La quale regge poco e arrivata all’episodio del cavallo, spontaneamente dice: ma avete bevuto?
No, mi sa che avete fumato!
A quel punto Davide, con voce sommersa e gentile sussurra un buonanotte, sono stanco, a domani.
Entrambi avevamo molto da dimenticare
Che serata infernale………….!!!!!!!!

Nessun commento:

Posta un commento