Il cielo grigio e i pastelli colorati


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Il cielo grigio e i pastelli colorati.

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29 novembre 2012 di luciogiordano
Anna Lisa Minutillo
DI ANNA LISA MINUTILLO
Sarà colpa della pioggia che continua a scendere,sarà colpa delle nuvole che fanno di questo cielo una lunga strada grigia asfaltata,sarà colpa dei pensieri che si susseguono veloci,sarà colpa della vita che non è mai come la desideriamo,sarà colpa mia che non smetto di sentire ciò che vorrei restasse sopito e così trascorrono le ore cercando di tenere tranquilla la rabbia che mi si agita dentro.
Rabbia perché è quasi inverno e non posso ricominciare a vedere persone frugare nelle cassette alla fine di ogni mercato,rabbia perché fa freddo e qualcuno ha solo le panchine ed un cielo che gli fa da coperta per trascorrere la notte,rabbia perché chi studia non ha più il supporto di chi sancisce a piena voce che in questo paese esiste il diritto e l’obbligo allo studio ma poi come sempre ti abbandona e ti fa caricare se decidi di scendere in piazza ed a testa alta dimostri per ricordare loro le promesse che ti sono state fatte.
Non posso non pensare alle donne si sempre loro indomite con il loro coraggio costrette a salire sul tetto dell’ospedale presso cui prestavano servizio fino a pochi giorni fa,accampate con una piccola tenda,sole quando a casa hanno famiglia e persone che hanno bisogno di loro,costrette così a far capire che ci sono e che esistono compiendo gesti estremi che potrebbero sfuggire di mano e creerebbero solo il caso di un piccolo servizio al tg dopo di che tutto per alcuni tornerebbe come prima ma ci sarebbe una vita in meno ed una famiglia lasciate allo sbando.
Non posso non pensare a quanti sono nei presidi,al freddo diventati quasi invisibili per qualcuno che dovrebbe aiutarli a risolvere i problemi che loro stessi gli hanno creato,costretti a blitz per essere ascoltati e degnati di una minima considerazione che non appena la situazione sarà rientrata non porterà altro che delusione e sgomento.
Non posso non pensare a quanto alcune persone siano costrette a subire oggi pur di conservare il posto di lavoro,si pretendono orari incompatibili con la gestione di un menage famigliare normale,si offrono lavori dequalificanti,non si ha più rispetto per le persone portatrici di malattie invalidanti,non si ascolta più si ragiona solo per la legge del profitto e per la distruzione parole che sembrano piacere molto a chi siede sulla poltrona dorata dell’indifferenza per le vite altrui.
Ieri anche la natura ha lanciato il suo urlo gigantesco,si è incavolata di brutto,ha scatenato tutta la sua violenza verso qualcosa che avrebbe dovuto far lavorare il personale in sicurezza,rispettando le regole tanto decantante di idonieetà e di controlli all ’interno delle aziende.
Hanno giocato anni sulla disperazione del sud,sulla mancanza di strutture industriali,sulle sovvenzioni che si ottengono facendo dichiarare alcune aree come depresse peccato che di tutti questi denari giunti nessuno si sia ricordato poi che non erano regalie per sedare la loro ingordigia ma erano fondi da utilizzare per permettere a chi ti sta offrendo lavoro e competenza di stare bene e non di vedersi morire per incuria ed inettitudine da parte di chi un’azienda prima di possederla dovrebbe saperla far funzionare ad esempio.
Sono tutti approssimativi,si divertono a far cadere strutture e speranze,si realizzano quando in tv appaiono volti di padri di famiglia solcati da lacrime di cui non sono degni ,si sentono onnipotenti invincibili,ma sono solo portatori di morte,di tristezza sono il volto di come questo paese non deve essere e di come ancora purtroppo quattro soldi non ti facciano più ragionare.
Non posso non notare la sensazione di inadadeguatezza che la società sembra regalare a chi non vive più come si poteva permettere di vivere fino a poco fa,a tutti i lavoratori il lavoro è stato RUBATO non l’hanno perso per mancanza di competenze,di impegno,di puntualità,perché hanno rubato o chissà cosa gli è stato portato via perché i primi a non credere in questo paese sono i nostri imprenditori e quando ve ne è qualcuno desideroso di restare qui e di continuare a dare lavoro ai propri dipendenti è lo stato stesso ad impedirgli che ciò possa avvenire non dando i soldi che ha promesso e che gli deve per svolgere la propria attività,tutti in ginocchio ci vogliono vedere tutti così.
Siamo in tanti,abbiamo voglia di sentirci utili e di non fare i parassiti ma forse dovremmo imparare da voi vero? Esigiamo anche noi di stare dietro ad una poltrona rossa a giocare con il tablet di ultima generazione al giochino che va di moda in questo momento intanto che qualcuno parla e cerca di farci prendere coscienza dei problemi che ci sono,esigiamo anche noi di avere la sauna all’interno della struttura presso cui lavoriamo,e poi dato che ci siamo vogliamo anche la sala relax,il ristorante dove si consumano pasti luculliani,il parrucchiere che ci acconcia per bene perché guai ad avere un capello fuori posto,poi vogliamo anche l’autista che ci viene a prendere sotto casa tutte le mattine altrimenti ci sciupiamo se dobbiamo fare quattro passi a piedi,inoltre ci dobbiamo vestire griffati con gli abiti che gli stilisti ci regalano,in bagno vogliamo solo contenitori che dispensano Chanel n.5 altrimenti non andiamo bene e vogliamo anche poter scaricare tutte le spese che una famiglia deve sostenere ovviamente dall’istruzione,alla sanità,alle vacanze,alle auto .
Ecco ora siamo pronti e siamo come voi……credete vero??? Ed invece no perché una cosa voi non avrete mai ed è la rettitudine,la dignità,il senso dell’onestà,l’appartenenza a questo paese e la voglia di non vederlo cadere per mano di un manipolo di millantatori sciagurati che farebbero bene ad espatriare tutti insieme su una bella isola deserta sperando che la loro acredine non trovi il modo di rovinare anche quella!!.
Prendo in mano una bella scatola di pastelli colorati e la coloro questa giornata che è una delle tante in questo ultimo periodo che mi sta veramente stretta,che non sopporto davvero più.
Il cielo lo voglio terso quasi surreale,dalle ciminiere delle fabbriche voglia vedere uscire non fumo grigio e sporco ma fiori e erba verde come la speranza di vedere risolti i problemi di tutte queste famiglie perse.
Con il blu cobalto voglio colorare tutte le strade che non fanno altro che arrecare scempio a ciò che ci circonda e non voglio nemmeno binari super costosi che non servono a niente se non a far arricchire chi vuole stuprare anche l’immagine della terra.
Le aziende ,le strutture varie le vorrei arancioni,un bell’arancione solare che scalda il cuore e che dia davvero l’idea del luogo di lavoro come la continuazione dell’esistenza.
Con un bel pastello rosa carico vorrei dipingere sui volti di chi non è sereno un bel sorriso che faccia il giro del volto e che regalo con infinita bontà a chi crede di farci fuori solo perché ci vede piangere ma quanto si sbagliano…..
Con il rosso vorrei unire le mani di tutti noi e dipingere la forza che possediamo,le mani di tutti dalla persona che vaga in strada,a quelle di tutti gli studenti,a quelle delle persone che stanno lottando per il lavoro,a quelle dei ragazzi dei collettivi,di Macao,che cercano di dare ancora un senso alla giornate di chi senza loro sarebbe nello sbando più totale,passiamo anche attraverso le mani di chi da persona ammalata si ritrova a presidiare per far ricordare a qualcuno che esiste anche lui,non dimentichiamoci dei nostri anziani che sono le radici storiche di questo paese costrette a mangiare rifiuti come durante la prigionia della guerra peccato che questo venga definito stato sociale e che troppo spesso se ne dimentichi.
So che non è semplice ma ci voglio credere,non voglio credere che tutto possa finire così,so che si rimane destabilizzati ma so anche che possediamo la forza per riprenderci ciò che era nostro,ciò che ci apparteneva e che non deve smettere di farlo:il coraggio delle nostre idee,la volontà di non darsi per vinti,la gioia delle piccole cose,queste sono ricchezze che nessuno deve permettersi di portarci via.
Ecco ora il mondo l’ho colorato e mi avanza il nero …..questo lo sbatto in faccia a chi è morto e non se ne è accorto,lo dono volentieri a chi è rimasto mutilato di emozioni,a chi ha ancora il coraggio di apparire in video dicendo che stiamo uscendo dalla crisi e poi il giorno dopo ti annuncia altri tagli ed altre tasse da pagare e senza reddito mi piacerebbe vedere come farebbero a pagarle loro.
Il nero come le giornate che ci vogliono far vivere dimenticandosi che il rosso della passione è cosa solo nostra!
Che esseri tristi…………

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